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Foto gruppo

Impatto del cambiamento climatico sulle acque sotterranee

Impact of climate change on groundwater

Componenti

Fotografia

Settore ERC

PE10_17 - Hydrology, hydrogeology, engineering and environmental geology, water and soil pollution

Attività

Ambito della ricerca: Idrogeologia

Le acque sotterranee, principale fonte di acqua dolce sul nostro pianeta, sono sempre più soggette a stress che ne condizionano la qualità e la quantità. E la crisi climatica rappresenta un ulteriore pericoloso fattore di degrado.

Oltre all'incremento delle temperature globali di aria e oceani, alla fusione diffusa di neve e ghiaccio, all’innalzamento globale del livello del mare, i modelli predittivi prevedono aumenti delle precipitazioni in alcune aree del globo e forti diminuzioni delle stesse in altre.

Poiché le acque sotterranee dipendono fortemente dalle precipitazioni, che infiltrandosi nel sottosuolo vanno ad alimentare gli acquiferi, la diminuzione della quantità di precipitazioni (ma anche una diversa distribuzione nel corso dell’anno) può ridurre la quantità di acqua sotterranea a disposizione per l’essere umano.

A ciò si aggiunge l’aumento di temperatura dell’aria, che modifica l’entità di fenomeni come evaporazione e traspirazione delle piante, riducendo la quantità di acqua disponibile per la ricarica degli acquiferi. Un effetto secondario del riscaldamento globale, infine, sarà senza dubbio una maggiore richiesta di acqua per soddisfare i fabbisogni umani, e quindi un maggior prelievo delle risorse idriche sotterranee, che andranno progressivamente a impoverirsi.

Anche la qualità delle acque sotterranee potrebbe essere a rischio. Innanzitutto a causa di un graduale ma progressivo riscaldamento delle stesse, che stiamo già constatando in alcune zone della pianura piemontese. Inoltre, la fusione delle calotte polari provocherà l’aumento del livello del mare, con gravi problemi per tutti gli acquiferi costieri, dove le acque dolci saranno sostituite da acque salate e salmastre.

Infine, anche i fiumi sono e saranno condizionati dalla crisi climatica, e potranno avere lunghi periodi di secca. 

Pertanto, le acque sotterranee diventeranno un elemento fondamentale da conoscere e da monitorare per soddisfare i fabbisogni umani, per lo sviluppo sostenibile della nostra economia e per la salvaguardia dell’ambiente.

Il gruppo di ricerca di Idrogeologia di UniTo sta approfondendo questa tematica, con l’obiettivo di valutare se la crisi climatica in atto stia effettivamente condizionando la qualità o la quantità delle acque sotterranee nel settore di pianura e di montagna della Regione Piemonte.

Fig. 4

Fig. Distribuzione spaziale dell'andamento della falda freatica per il periodo 2002-2017. Sulla mappa sono visualizzati alcuni esempi di trend.

Collaborazioni principali

Regione Piemonte, Direzione Ambiente, Energia e Territorio, Settore Tutela delle acque -  via Principe Amedeo 17 Torino

Prodotti della ricerca

Bastiancich L., Lasagna M., Mancini S., Falco M., De Luca D.A. (2021) Temperature and discharge variations in natural mineral water springs due to climate variability: a case study in the Piedmont Alps (NW Italy). Environ Geochem Health. https://doi.org/10.1007/s10653-021-00864-8

Lasagna M, Ducci D, Sellerino M, Mancini S, De Luca DA (2020). Meteorological variability and groundwater quality: examples in different hydrogeological settings (2020). Water 12, 1297. doi:10.3390/w12051297

Lasagna M, Mancini S, De Luca DA (2020). Groundwater hydrodynamic behaviours based on water table levels to identify natural and anthropic controlling factors in the Piedmont Plain (Italy), Sci of the Total Environ 716, 137051. doi:10.1016/j.scitotenv.2020.137051

Lasagna M, Mancini S, De Luca DA, Cravero M (2019) Piezometric levels in the Piedmont plain (NW Italy): trend and hydrodynamic behaviour of the shallow aquifer. Rend. Online Soc. Geol. It. 48:2-9. https://doi.org/10.3301/ROL.2019.30

Bucci A, Barbero D, Lasagna M, Forno MG, De Luca DA (2017) Shallow groundwater temperature in the Turin area (NW Italy): vertical distribution and anthropogenic effects. Environ Earth Sci 76:221. doi: 10.1007/s12665-017-6546-4

Ultimo aggiornamento: 04/01/2022 15:58
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