Salvaguardia e gestione della risorsa idrica sotterranea in un contesto di forte sovrasfruttamento
Protection and management of groundwater resources in a context of strong over-exploitation
Componenti
- De Luca Domenico Antonio (Coordinatore/Coordinatrice)
- Lasagna Manuela (Coordinatore/Coordinatrice)
- Destefanis Enrico (Componente)
- Forno M. Gabriella (Componente)
- Comina Cesare (Componente)
- Masciocco Luciano (Componente)
Contatti
Settore ERC
Attività
Il sovrasfruttamento delle acque sotterranee è un problema globale che può provocare gravi conseguenze come cedimenti del terreno, intrusione di acqua salata, effetti devastanti sulle acque superficiali, sulle zone umide alimentate dalle acque sotterranee e sui relativi ecosistemi.
La Valle Maggiore (Italia nordoccidentale) è stata scelta come caso di studio perché considerata come un chiaro esempio di sovrasfruttamento in Italia. In quest'area sono stati registrati dall’inizio del XX secolo una diminuzione del livello piezometrico di oltre 40 m ed una importante riduzione dell’area caratterizzata da artesianesimo, a causa di un forte aumento del prelievo delle acque sotterranee.
Poiché la falda idrica sfruttata è l’unica fonte di acqua per il consumo umano della zona, il campo pozzi della Valle Maggiore è considerato di importanza regionale e sono state avviate numerose azioni per proteggere e preservare le risorse idriche sotterranee.
La ricerca in corso ha le seguenti finalità:
- approfondire l’assetto idrogeologico mediante indagini geologiche, idrogeologiche, geofisiche e modellizzazione della distribuzione dei diversi corpi geologici affioranti in profondità;
- aggiornare ed approfondire la conoscenza delle falde idriche sotterranee della Valle Maggiore per la razionalizzazione dei prelievi idropotabili;
- delimitare le aree di salvaguardia dei pozzi presenti all’interno della Valle Maggiore;
- fornire indicazioni per una diversa gestione quantitativa delle risorse idriche sotterranee;
- caratterizzare le acque sotterranee da un punto di vista idrochimico e isotopico;
- definire le aree di ricarica degli acquiferi
Fig. 1 Area di studio. Il rettangolo rosso delimita l’area dei campi pozzi della Valle Maggiore di Canrana
Fig. 2 Variazione dei prelievi e del livello piezometrico nel campo pozzi della Valle Maggiore dal 1925 al 2010
Principali collaborazioni
Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 Astigiano Monferrato
Politecnico di Torino
Prodotti della ricerca
- Lasagna M, Caviglia C, De Luca DA (2014) Simulation modeling for groundwater safety in an overexploitation situation: the Maggiore Valley context (Piedmont, Italy). Bull Eng Geol Environ (2014) 73:341–355. DOI 10.1007/s10064-013-0500-9
- De Luca DA, Comina C, Lasagna M, Destefanis E, Masciocco L, Godio A, Stocco S (2018) Effectiveness of geophysical surveys for water wells relocation in overexploited aquifers (the example of Maggiore and Traversola Valleys, Northwestern Italy). Environ Earth Sci (2018) 77:19. https://doi.org/10.1007/s12665-017-7218-0
- Lasagna M, Mancini S, De Luca DA (2019) Aquifer protection from overexploitation: example of actions and mitigation activities used in the Maggiore Valley (Asti Province, NW Italy). Geoingegneria Ambientale e Mineraria 156(1): 30-38. ISSN: 11219041
Progetti legati alla ricerca
- Convenzione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino e l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 Astigiano Monferrato per l'esecuzione di un programma di ricerca dal titolo: “Conclusione dello studio in corso per la definizione delle aree di salvaguardia delle captazioni acquedottistiche di Vallemaggiore di Cantarana, affiancamento alle attività per la trivellazione di pozzo pilota in comune di Villafranca e nuovo studio sugli impatti dei cambiamenti climatici in atto sulla falda di Valle Maggiore di Cantarana”. Inizio: dicembre 2020, durata: 2 anni. Responsabili scientifici: Domenico De Luca, Manuela Lasagna
- Accordo di collaborazione istituzionale tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara per un progetto di ricerca inerente la definizione del modello idrogeologico degli acquiferi superficiale e profondo ubicati nelle province di Torino e Asti, tra il Fiume Po a ovest e la Val Maggiore di Cantarana a est. Durata: 6 mesi. Inizio maggio 2021. Responsabili scientifici: Manuela Lasagna, Domenico A. De Luca (DST-UniTO); Gianluca Bianchini (FST-UniFE).
Tag: Sovrasfruttamento, acquifero confinato, razionalizzazione dei prelievi