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NOTTE DEI RICERCATORI 2017

 

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Venerdì 29 settembre 2017 a partire dalle ore 17.00 si tiene in tutta Europa la Notte Europea della Ricerca; una occasione di divulgazione scientifica 'a cielo aperto' in cui i ricercatori e le loro materie di studio lasciano i laboratori delle Università delle Imprese e dei diversi centri di Ricerca per approdare in piazza ad incontrare il pubblico.
L'iniziativa è promossa e co-finanziata dalla Commissione Europea all'interno del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione Horizon 2020, con l'obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e in particolare alla figura del ricercatore, per dimostrare che "il ricercatore è una persona normale che fa cose eccezionali".

Quella di quest'anno è la dodicesima edizione  e si svolge contemporaneamente in oltre 200 città europee. 
Il Piemonte che ha preso parte fin dalla prima edizione all'iniziativa vede crescere ancora il numero delle ricercatrici e dei ricercatori coinvolti: in 1500 sono pronti a raccontare il lavoro dei 4 Atenei piemontesi, degli Istituti di Ricerca e delle Imprese nel territorio attraverso le oltre 100 attività proposte.
Per conoscerle tutte collegati visita le pagine sullo Speciale di Ateneo

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Il dipartimento di Scienze della Terra sarà in piazza Castello dalle 17.00 alle 24.00 per una non stop di incontri e racconti.
Alle 16.30 animerà una tappa il Rally della Scienza  riservato ai ragazzi delle primarie e medie (per cui è necessaria una prenotazione)
e allo stand 58 sarà presente con  l'evento:

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GRANDI DINOSAURI E PICCOLI FORAMINIFERI IN 3D

Il progetto realizzato in collaborazione con il Paleo -artista Fabrizio Lavezzi vedrà i Paleontologi dei vertebrati e i Micropaleontologi far toccare con mano al pubblico organismi giganteschi come dinosauri o microscopici come i fossili contenuti in un granello di sabbia.

La ricerca che viene illustrata permette di ricostruire virtualmente parti danneggiate e deformate e stampare in 3D i resti, integrando le competenze di diversi Dipartimenti dell'Università di Torino (Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento di Scienze della Vita e Biologie dei sistemi).
In questo modo possiamo vedere e toccare una riproduzione in scala dei fossili studiati, ma anche materializzare una copia di resti i cui originali sono conservati altrove. Tutto ciò facilita il riconoscimento dei fossili, consente di datare le rocce che li includevano e di comprendere il passato della nostra Terra, di studiare le funzione dell'apparato scheletrico e di ricostruire le parti molli, che sono raramente preservate.

Contatto del Progetto è il Prof. Franco Gianotti con i referenti operativi i Proff. Massimo DelfinoFrancesca Lozar e Emanuel David Tschopp

Curiosità: Visualizza lo Showreel dell'Artista Fabrizio Lavezzi su Youtube

 

 
Ultimo aggiornamento: 01/09/2023 16:53
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